di L.D.C.
Crudeltà, futili motivi e premeditazione: queste le accuse nei confronti del responsabile della morte di un dolce e amatissimo cane.
Poco meno di un anno fa avevamo raccontato la storia di Snoopy, un dolcissimo meticcio di circa 7 anni ucciso con un colpo di carabina mentre si trovava sul balcone di casa durante una breve assenza – meno di mezz’ora – dei suoi familiari. Le indagini dei Carabinieri portarono nel giro di pochi giorni all’individuazione del responsabile e alla sua confessione.
Questo drammatico episodio suscitò molto scalpore a Livorno, dove è successo il fatto, e circa 400 persone parteciparono al corteo per chiedere giustizia per questo tenero cagnolone e per tutte le altre vittime innocenti come lui della malvagità umana.
Da allora, la Lega Nazionale del Cane (LNDC) ha continuato a seguire l’evoluzione della vicenda ed è rimasta vicino alla famiglia di Snoopy che ha sofferto e soffre ancora per la sua perdita.
Finalmente, nei giorni scorsi, è arrivata una confortante notizia: l’autore di questo crudele e insensato gesto è stato rinviato a giudizio ai sensi degli articoli 81 e 544-bis del Codice Penale “perché, sparando con una carabina […] uccideva per crudeltà e comunque senza necessità, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, un piccione e un cane”.